Il governo dell’ASL forse non conosce la realtà degli ambulatori oppure si è dimenticato di avere strutture preistoriche.
Il Fascicolo sanitario elettronico, condiviso, sostenuto e voluto fortemente dai medici specialisti, per partire necessita, però, di mezzi indispensabili tra cui l’ assegnazione della firma digitale ad ogni singolo medico e soprattutto necessita di strumenti informatici, computer e collegamenti internet efficienti.
Requisiti questi mancanti in molti ambulatori della provincia.
Ecco perché il sindacato SAPMI-CONFSAL ha chiesto all’ASL di dotare i medici di tutti gli strumenti
utili per dare vita al fascicolo sanitario elettronico altrimenti si rischia che il cittadino possa andare via dall’ambulatorio al termine della visita senza la certezza di poter ricevere la documentazione per poter proseguire il suo iter diagnostico e terapeutico.
Il sindacato annuncia che proclamerà lo stato di agitazione della categoria se gli ambulatori non saranno provvisti di tutto quanto necessario per avviare il FSE.
Nota del SAPMI-CONFSAL