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Salernitana vs Torino: “derby granata loyalty”. Di Antonio Sanges

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Stadio Arechi: Salernitana contro Torino, prove  tecniche di marketing  “brand loyalty“. In tale ottica, Salernitana e Torino, (club che condividono il  granata quale colore sociale) propongono strategie di marketing , finalizzate ad individuare il tifoso , quale “asset determinante” per i  club di riferimento.                          Sul terreno di gioco dello stadio campano,  si confronteranno due squadre con il seguente “valore di mercato calciatori“: Salernitana (98,40 mln euro) e Torino (149,18 mln ).

Secondo i principi del marketing dello sport , il termine “brand loyalty”, identifica il processo di fidelizzazione del cliente (tifoso), verso il brand della squadra del cuore. Il termine “lovemark”, risulta essere un concetto di marketing, che si basa su un nuovo modo di interpretare l’idea del brand, finalizzato a generare  “loyalty community”.

Grazie all’effetto “lovemark”, i tifosi della Salernitana con il proprio “know how” potrebbero contribuire a motivare il club granata nella determinazione di “nuove strategie aziendali” e di “nuovi ricavi” in termini di marketing  e merchandising.

Il titolo dello stiscione dedicato al “Siberiano” (coreografia della Curva Sud attivata con la partita con il Milan) e quello  “Ammore overo”, (apparso nella scorsa stagione 21/22 nella Curva Sud dello Stadio Arechi, in occasione della partita con la Juventus), potrebbe essere tematica , per la realizzazione di un progetto di “lovemark”.

In termini aziendali tali striscioni risultano anche elemento di riferimento per rilevare una maggiore “fidelizzazione” dei propri tifosi verso la squadra del cuore. Il termine “lovemark”, risulta essere un concetto di marketing che si basa su un nuovo modo di interpretare l’idea del brand, finalizzato a generare  “loyalty community”.

Grazie all’effetto “lovemark”, i tifosi della Salernitana con il proprio “know how”, potrebbero contribuire a motivare il club granata, nella determinazione di “nuove strategie aziendali” e di “nuovi ricavi” in termini di marketing  e merchandising . In termini aziendali, il Grande Torino di Valentino Mazzola e Roberto Menti, nel periodo 1939—1949,  determinò un vincente progetto di “fair play finanziario”.

A settantatre anni  di distanza dalla sciagura di Superga (04 maggio 1949) , bisogna evidenziare che il Grande Torino del Presidente Ferruccio Novi , ha rappresentato , un modello quasi scientifico di ricorso al calcio mercato , quale condizione fondamentale e decisiva per raggiungere un successo sportivo e societario. (Fonte Calcio&Finanza)

Il Grande Torino, durante la gestione Novi (1939—1953) , risultò essere un esempio lampante di come i tentativi di “governare e circoscrivere le spese dei club di calcio”, venivano ampiamente superati dalle società. I “costi aziendali sostenuti dal club granata” tra il 1939 e 1945 risultarono essere pari a 3,763 milioni di lire.

Nel dettaglio si possono ricordare “le campagne acquisti” più significative: anno 1939 (Ossola acquistato dal Varese per 55 mila lire), 1941 (Rigamonti dal Brescia per 18 mila lire, Pietro Ferraris dall’Inter 200 mila lire, Gabetto dalla Juventus per 330 mila lire, 1942 (Grezar dalla Triestina per 250 mila lire), Looik (dal Venezia per 625 mila lire, Mazzola dal Venezia per 625 mila lire, 1945 (Bacigalupo dal Savona per 160 mila lire, Ballarin dalla Triestina per 600 mila lire, Castigliano dallo Spezia per 600 mila lire) .

Il club dell’Associazione Calcio Torino, con leader indiscusso Valentino Mazzola, in occasione dell’incontro di calcio a Torino , dell’undici maggio 1947, partita Italia 3 – Ungheria 2 , dieci calciatori granata vestirono la maglia della Nazionale Italiana. Il “palmares” del club granata risulta essere il seguente : sette titoli tricolori e cinque Coppe Italia.A livello giovanile la società torinese ha conquistato : nove scudetti Primavera, otto Coppe Italia, due Super Coppa Primavera, sei Tornei di Viareggio, dieci Campionati Dante Berretti, cinque campionati allievi, due campionati giovanissimi.

Salernitana: tifosi “ brand leader loyalty ”.

Antonio Sanges – Dottore Commercialista

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