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Maturità 2023, si torna all’antico: l’esame sarà come quello del periodo pre-pandemia

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Un tuffo nel passato: l’esame di maturità 2023 sarà come quello del periodo pre-pandemia. A dichiararlo è il Ministero dell’Istruzione e del Merito  Valditara (in foto), con la nota ministeriale del 30 dicembre 2022. Ci saranno due prove scritte, un colloquio, torneranno i commissari esterni, 40 punti al percorso scolastico e 60 all’esame. Le prove Invalsi saranno di nuovo requisito di ammissione all’esame

IL COLLOQUIO – Come sottolinea la nota n. 2860, il colloquio si svolgerà in chiave multi e interdisciplinare al fine di valutare la capacità dello studente di cogliere i nessi tra i diversi saperi collegandoli opportunamente tra loro e sarà finalizzato ad accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale

I TESTI E IL RACCONTO DELL’ESPERIENZA – Il quadro normativo al quale fa riferimento la nota è il decreto legislativo 62 del 2017, che sottolinea come “durante il colloquio si propone al candidato di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi per verificare l’acquisizione dei contenuti, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale. Nell’ambito del colloquio il candidato espone anche l’esperienza di alternanza scuola -lavoro svolta nel percorso di studi

COME SARÀ LA COMMISSIONE – Nella nota si sottolinea inoltre anche la valenza orientativa del colloquio, facendo riferimento anche alle recenti linee guida per l’orientamento. La chiave pluridisciplinare del colloquio permetterà agi studenti di approfondire aspetti delle aree disciplinari a loro più congeniali. La commissione d’esame, che sarà composta da presidente esterno, tre membri interni e tre esterni, terrà conto delle informazioni nel curriculum dello studente

QUANTO VALE IL COLLOQUIO – Ricordiamo che il curriculum dello studente è un documento rappresentativo dell’intero profilo dello studente che riporta al suo interno le informazioni relative al percorso scolastico, le certificazioni conseguite e le attività extrascolastiche svolte nel corso degli anni. Per questo durante la prova uno spazio sarà dedicato anche all’alternanza scuola-lavoro (PCTO): il candidato potrà evidenziare il significato di tale esperienza in chiave orientativa. Al colloquio possono essere assegnati al massimo 20 punti

QUANTO VARRANNO LE ALTRE PROVE – La suddivisione delle altre prove dovrebbe essere piuttosto rigorosa: il percorso scolastico dovrebbe valere 40 punti mentre le due prove dovrebbero valere venti punti ciascuna

QUANDO SI SAPRANNO LE MATERIE – Entro pochi giorni si dovrebbe conoscere la materia della seconda prova, che potrebbe essere latino o greco al liceo classico e matematica o fisica allo scientifico. Se gli scorsi anni si sono conosciute le materie nella seconda metà di gennaio, discorso diverso potrebbe essere quest’anno: dando per certo una certa stabilità del governo Meloni e una situazione pandemica relativamente tranquilla, l’ufficialità potrebbe arrivare soltanto a fine mese

I CASI ECCEZIONALI – E alla scadenza di fine mese dovranno fare attenzione anche gli studenti della penultima classe per abbreviazione per merito: hanno tempo fino al 31 gennaio 2023 per presentare domanda di partecipazione agli esami di Maturità. Per presentarsi dovranno aver conseguito non meno di otto decimi come voto per ciascuna disciplina e per il comportamento nell’ultimo scrutinio della penultima classe (non devono essere incorsi però in non ammissioni negli anni precedenti)

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