Gli ha salvato la vita dopo 20 minuti di autentica angoscia trascorsi al Pronto soccorso. Giovane cardiologo ha tenuto in vita un 43enne operaio metelliano che si era presentato all’ospedale di Cava – come riporta il quotidiano “La Città” oggi in edicola con un infarto che non gli avrebbe lasciato scampo.
È successo sabato scorso, alle ore 6.30: il paziente è stato subito sottoposto a massaggio cardiaco. Poi è stato utilizzato un defibrillatore, tutto per oltre 20 minuti.
Una volta rianimato è stato trasferito all’ospedale “Ruggi” di Salerno per eseguire ulteriori interventi.
Come sempre, si è mancata l’occasione di dare il nome al medico cardiologo salvavita, anche per gratificarlo pubblicamente di tanta sua abilità, come se avesse fatto una cosa ordinaria. Invece si è, per scoop, orientati a pubblicare i nomi precisi dei medici nei casi di malasanità presunta prima ancora di accertarne una loro inconfutabile colpevolezza. La cattiva luce strisciante che ricade sulla nostra sanità esercita da un lato un influsso negativo su chi vorrebbe tendere a questa professione e dall’altro predispone gli spiriti imbecilli a vandalizzare le aree di pronto soccorso e ad aggredire i pochi medici che vi lavorano.
….e mi riferivo all’ultimo caso vergognoso di accuse ingiustificate al PS del San Luca Vallo della Lucania.