Traffico internazionale di cocaina: definitive 13 condanne della corte d’Appello di Salerno

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Sono definitive 13 delle 14 condanne della corte d’Appello di Salerno per gli imputati di un maxi processo che ha fatto piena luce su un vorticoso traffico internazionale di cocaina. L’associazione a delinquere era formata da italiani e stranieri, due di origine albanese, che portava la cocaina dall’Olanda a Santa Croce sull’Arno per una prima tappa intermedia per poi farla arrivare anche in Campania.

Uno dei due albanesi era residente a Santa Croce e in un altro processo davanti al gup del tribunale di Pisa è stato condannato a 9 anni di reclusione, condanna ancora non definitiva e per cui pende giudizio d’appello. In questo procedimento invece l’uomo è stato condannato in via definitiva a 7 anni e 4 mesi di reclusione. Nel processo che si è svolto in Campania, e che ora è terminato con la sentenza della suprema corte di Cassazione, per i giudici della Dda di Salerno tutti gli imputati sarebbero responsabili di aver organizzato il maxi traffico di cocaina.

Viaggiavano i corrieri della droga, dopo l’alleanza tra il gruppo degli Acernesi di Salerno e degli albanesi, con base a Montella, su e giù dall’Olanda fino alla prima tappa in provincia di Pisa, per trasportare cocaina e trasferire in Italia la droga in auto con il doppio fondo, indispensabile per importare gli stupefacenti dai Paesi Bassi. Il blitz era scattato nel 2020 e nel 2021 erano arrivate le condanne davanti al gup di Salerno in abbreviato, confermate lo scorso anno dalla corte d’Appello e ora anche dalla Cassazione. Il gruppo Di Lascio-Cuozzo, grazie agli accordi con gli albanesi, di cui uno poi trasferitosi a Santa Croce sull’Arno, secondo la Dda salernitana stava diventando un riferimento per lo spaccio di stupefacenti in provincia di Salerno.

Aveva bisogno di chili e chili di cocaina e così uno dei capi dell’organizzazione, nel 2018 a bordo di un’auto, sarebbe partito da Acerno per arrivare a Santa Croce sull’Arno, dove un emissario dell’albanese condannato e che si era intanto trasferito dalla Campania a Pisa, gli consegnò un chilo di cocaina in cambio di circa 20mila euro in contanti. L’albanese sarebbe emigrato da Montella nel Salernitano a Santa Croce sull’Arno sin dal 2017. Qui infatti, stando ai resoconti del processo celebrato invece davanti al gup di Pisa e ora in fase di secondo grado di giudizio a Firenze, l’uomo aveva organizzato una seconda base dell’organizzazione e infatti nel 2021 è stato condannato, insieme ad altri suoi connazionali, a 9 anni di reclusione, sempre per traffico internazionale di cocaina. Se e quando anche questa condanna sarà definitiva, sarà compito del giudice dell’esecuzione stabilire la pena definitiva che dovrà scontare.

Queste le condanne definitive della Cassazione:

Sabato Di Lascio, anni quindici e mesi otto di reclusione ed euro mille di multa; Alfredo Portofranco, anni undici di reclusione; Antonietta Nicastro, anni cinque, mesi sette e giorni dieci di reclusione; Johan Cuozzo, anni sette e mesi sei di reclusione; Giuseppe De Santis, anni sei e mesi quattro di reclusione; Carmine Vece, anni sei e mesi sei di reclusione; Raffaele Poppiti, anni sei, mesi dieci e giorni venti di reclusione; Ermal Luku, anni nove, mesi cinque e giorni dieci di reclusione; Ervin Maloku (l’uomo che si era trasferito a Santa Croce sull’Arno), anni sette e mesi quattro di reclusione; Cuozzo Alfredo, anni otto mesi quattro di reclusione e euro 1.400 di multa; Gerardo Cuozzo, anni sette e mesi otto di reclusione; Marco Salvatore, anni otto di reclusione; Antonio Ponzone, anni cinque di reclusione e euro 24.000 di multa; Fiorenzo Parotti, anni sette, mesi dieci di reclusione ed euro 44mila di multa. La Cassazione ha annullato solo la sentenza impugnata nei confronti di Antonietta Nicastro a con rinvio per nuovo giudizio alla corte di appello di Napoli.

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