Sarà inaugurata sabato 14 gennaio, alle ore 11.00, la mostra “100 capolavori italiani del Rinascimento”, un allestimento rientrante nel progetto denominato Le mostre impossibili. La mostra, in programma presso l’ex Tabacchificio NEXT a Capaccio Paestum, permetterà di fruire, in un unico spazio espositivo, di una raccolta tematica di capolavori riprodotti in dimensioni reali, in scala 1:1, ad altissima definizione e leggermente retroilluminati. Le mostre impossibili è un progetto ideato e diretto da Renato Parascandolo con la direzione scientifica di Ferdinando Bologna, il prestigioso storico dell’arte recentemente scomparso. La mostra “100 capolavori italiani del Rinascimento” è a cura di Maria Teresa de Vito e Giovanna Lazzi. Il progetto di allestimento è di Giovanna Parascandolo.
Andrea Mantegna, Andrea del Verrocchio, Beato Angelico, Artemisia Gentileschi, Botticelli, Caravaggio, Giotto, Cimabue, Correggio, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Perugino, Piero della Francesca, Raffaello, Tintoretto, Tiziano: sono solo alcuni dei nomi dei 33 artisti le cui opere saranno esposte al NEXT (Catalogo della mostra). Grazie a Le mostre impossibili, dipinti distanti tra loro migliaia di chilometri sono raccolti in una visione d’insieme. Il progetto, infatti, è nato per far conoscere e apprezzare i capolavori della storia dell’arte a un vasto pubblico internazionale, raggiungendo le persone nelle loro città.
La realizzazione di grandi mostre è resa sempre più problematica dalla crescente contrarietà dei direttori dei musei a concedere il prestito delle opere, ma anche dagli esorbitanti costi delle assicurazioni e delle speciali misure di sicurezza, inevitabili per dipinti d’incalcolabile valore. Le mostre impossibili, dunque, rispondono a un’istanza di democrazia culturale che ha in Paul Valéry, Walter Benjamin e André Malraux i suoi precursori. Non a caso, sostengono il progetto, e ne hanno patrocinato la nascita, storici dell’arte di fama internazionale: Ferdinando Bologna, Maurizio Calvesi, Dominique Fernandez, Denis Mahon, Salvatore Settis, Vittorio Sgarbi, Claudio Strinati. Dal 2003 sono state allestite più di cinquanta mostre impossibili in città quali Chicago, Malta, Città del Messico, Bruxelles, Lione, Roma, Milano, Napoli e tante altre.
«Ancora una volta abbiamo accettato la sfida di rendere possibile ciò che apparentemente non lo sembra – dichiara il sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri – È per questo che abbiamo sposato il progetto Le mostre impossibili realizzando al NEXT la mostra “100 capolavori italiani del Rinascimento”. Offriamo a studenti, visitatori e turisti la possibilità di ammirare la riproduzione dei più grandi capolavori dell’arte pittorica. Non solo: offriamo loro l’opportunità, venendo nella nostra Città, di fare un viaggio nel tempo: dalla preistoria, con il Parco dei dinosauri, fino al Rinascimento, passando per la civiltà della Magna Graecia».
«Con questa mostra ampliamo e rendiamo ancora più varia l’offerta culturale della nostra Città, puntando sulla pittura e sulla sua storia. E lo facciamo con una mostra che arriva a Capaccio Paestum dopo aver fatto tappa in diverse e importanti città del mondo. Inoltre – afferma la vicesindaca e assessora alla Cultura, Maria Antonietta Di Filippo – la scelta di questo periodo dell’anno per la sua realizzazione non è un caso, ma rientra in un’ottica di destagionalizzazione del turismo».
«Nasce al NEXT “Il museo dei musei“: un’esposizione che consente ai visitatori di ammirare e mettere a confronto, riprodotti rigorosamente in dimensione reale, i dipinti e gli affreschi di Leonardo, Botticelli, Raffaello, Caravaggio e tanti altri, attualmente disseminati nelle chiese e nei musei di diversi continenti – dichiara l’ideatore e direttore de Le Mostre impossibili, Renato Parascandolo – Le mostre impossibili non sono alternative al museo: al contrario sono un trailer che invoglia a visitare i musei, soprattutto chi abitualmente non li frequenta solo perché è troppo distante dalle grandi città d’arte. Antica Grecia e Rinascimento: vedere a Paestum, accostate una accanto all’altra le radici della nostra civiltà sarà per i visitatori, e per i giovani in particolare, un’esperienza indimenticabile. L’innovazione culturale richiede coraggio e passione civile. Questa mostra è frutto dell’intraprendenza e della vivacità del Comune di Capaccio Paestum e del suo sindaco».
Il corredo didascalico delle mostre impossibili è particolarmente curato: i visitatori possono disporre di una ricchissima audio-video guida consultabile direttamente sul proprio smartphone semplicemente inquadrando il QR code posto all’ingresso. Inoltre, per invogliare i giovani, ma non solo, ad ammirare i capolavori in tutte le loro sfumature, è stato approntato un gioco didattico, “Capolavori in dettaglio”, che impegna il visitatore a scoprire a quali dipinti appartengano i quattro dettagli che appaiono sul loro smartphone.
Per ulteriori informazioni, www.discoveringpaestum.it
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