«Ci atteniamo alle disposizioni del governo». I gestori degli impianti di carburante non ci stanno a passare per i “cattivi” della situazione. In questi giorni ci sono continui controlli e sanzioni ma non per speculazioni, solo per l’esposizione dei prezzi e per la comunicazione tardiva di quest’ultimi. I prezzi dei carburanti alle stelle sono una limitazione all’utilizzo dell’auto ed un salasso per chi è costretto a utilizzarla per lavoro. Il problema coinvolge anche chi sul carburante ci vive (o almeno dovrebbe) visto che il calo dei consumi ha ormai raggiunto in alcune realtà il 50% delle perdite. Una situazione che non sembra avere soluzioni, anzi. Per questo Faib, Fegica e Figisc/Anisa proclamano lo sciopero nazionale dei gestori, il 25 e 26 gennaio, sia in autostrada che sulla viabilità ordinaria. In una nota delle associazioni di categoria la condanna unanime per “la scelta di eliminare di colpo il taglio delle accise che ha causato l’aumento dei prezzi dei carburanti”.