Inoltre – prosegue Pierpaola Pietrantozzi, Segretario di Adiconsum nazionale – il Decreto ha definito “inefficaci” fino al 30 aprile 2023, anche i preavvisi, sempre col fine di un aumento dei prezzi, che sono stati comunicati prima della data di entrata in vigore del decreto (10 agosto 2022), a meno che le modifiche contrattuali si siano già perfezionate
La norma così com’è scritta si presta a varie interpretazioni, e, nonostante gli interventi delle varie istituzioni, sulla materia regna, purtroppo, una grande confusione. C’è bisogno di chiarezza sia per le aziende che per i consumatori.
“Ecco perché – conclude De Masi – abbiamo scritto una lettera alle aziende fornitrici di energia elettrica e gas naturale sul mercato libero con cui abbiamo dei protocolli di conciliazione paritetica chiedendo un incontro urgente per discutere e trovare delle possibili soluzioni, consci del fatto che le aziende sono sì in difficoltà, ma che non può essere sempre il consumatore a pagare il peso di tutto.
Siamo in attesa di un riscontro da parte di tutte le aziende per poter avviare un confronto, quanto mai urgente per alleviare le difficoltà delle famiglie vessate su più fronti.