Domenica Ochoa e soci cercheranno di fare meglio. Innanzitutto per dare continuità al punto conquistato col Torino, che ha spezzato la serie di tre sconfitte consecutive. E poi perché alle spalle dei granata le concorrenti per la lotta salvezza stanno iniziando a riguadagnare terreno e il team caro al presidente Iervolino non deve commettere l’errore, a due giornate dal giro di boa e con tutto il girone di ritorno da affrontare, di pensare di essere già salvo, in virtù dell’attuale +9 rispetto alla zona salvezza.
Per quanto riguarda le scelte di formazione, in attesa di ulteriori rinforzi, mister Nicola spera di poter recuperare Dia, alle prese con noie fisiche. Il trainer granata medita il passaggio al 3-4-2-1 e, se non ci fosse il senegalese, nel ruolo di sottopunta assieme a Bonazzoli potrebbe essere adattato Vilhena.
Al di là degli interpreti (al rientro di Coulibaly fa da contraltare l’indisponibilità di Daniliuc), ciò che conta è che contro una squadra che scenderà in campo con atteggiamento speculare ma con molta qualità in più rispetto ai granata ed anche maggiore esperienza, la Salernitana provi a sopperire con la grinta, con la voglia di vincere i duelli in mezzo al campo, con l’organizzazione, con la forza delle idee, tutto ciò di cui il team dell’ippocampo ha difettato nel primo tempo sia contro il Milan che contro il Torino.