Sono scattati i controlli nel sistema fognario del centro di Salerno, dopo il tentato furto alla Monte dei Paschi di Siena, su Corso Vittorio Emanuele, una settimana fa. Assieme ai carabinieri della Compagnia di Salerno, all’opera anche i tecnici di Sistemi Salerno per ispezionare le fogne nella zona del Lungomare Trieste da dove la banda del buco si è intrufolata per risalire fino all’istituto di credito e tentare l’assalto, poi fallito, al caveau. Già nei giorni scorsi i Vigili del Fuoco avevano provveduto ad estrarre gran parte dell’attrezzatura che era stata utilizzata dai ladri per praticare il foro per introdursi all’interno della banca. Con il nuovo sopralluogo si è cercato di ricostruire nel dettaglio il percorso utilizzato dai malviventi, ma anche di rinvenire eventuali altri elementi e, quindi, trovare tracce del loro passaggio, utili risalire all’identità della banda. Secondo quanto ricostruito fin qui, si sospetta che il gruppo di ladri si sia introdotto nel cunicolo fognario dal lato del sotto piazza della Concordia, risalendo, quindi, attraverso il Lungomare Trieste, per poi arrivare all’incrocio con Corso Vittorio Emanuele e poi all’area dell’obiettivo fissato. La mattina del 7 gennaio scorso si sono introdotti, attraverso il foro praticato (di circa cinquanta centimetri di diametro), all’interno della stanza, di fianco a quella blindata. Al momento dell’apertura delle cassette di sicurezza, com’è ormai noto, sono stati beffati dall’allarme sensoriale, l’unico che ha resistito ai jammer, i dissuasori di frequenza, che avevano utilizzato. Proprio questi ultimi sono finiti ora sotto la lente di ingrandimento degli investigatori per risalire ai movimenti effettuati anche dai complici che erano all’esterno e che hanno agevolato la fuga dei componenti della banda che erano all’interno poco prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.