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Bonus assunzioni under 36, il limite sale a 8mila euro: a chi spetta e come funziona

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La Legge di Bilancio 2023 (legge n. 197/2022) ha prorogato fino a dicembre il beneficio per le assunzioni agevolate a tempo indeterminato degli under 36, prevedendo un aumento dell’agevolazione fino a un massimo di 8mila euro sulla quota a carico dei datori di lavoro su base annua, un aumento di circa 2mila euro rispetto ai precedenti 6mila

I TEMPI – L’agevolazione è prevista per 36 mesi dalla data dell’assunzione, che deve avvenire nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023, con la possibilità che i mesi di agevolazione diventino 48 per chi lo fa in regioni come Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. La disposizione però non sarà subito operativa, ma avrà bisogno del beneplacito dell’Unione europea

A CHI SPETTA – Chi sono i beneficiari di quest’agevolazione? Innanzitutto, tutti i datori di lavoro privati, imprenditori e non (si includono quindi anche gli studi professionali o le associazioni), compresi quelli agricoli. Sono invece esclusi quelli domestici, per la particolarità del rapporto, e le imprese del settore finanziario, oltre alle Pubbliche Amministrazioni

TIPO DI CONTRATTO – I giovani devono avere un particolare tipo di contratto? Tendenzialmente sì, visto che l’assunzione deve avvenire con contratto a tempo indeterminato, anche a tempo parziale, e riguardare un lavoratore o una lavoratrice che non hanno compiuto i 36 anni e che non sono stati mai titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Non sono da considerare ostacoli al contratto eventuali contratti di apprendistato o di lavoro intermittente

RAPPORTI DI LAVORO PARTICOLARI – Poi ci sono contesti di lavoro particolari, come i soci delle cooperative o i lavoratori assunti dalle agenzie di somministrazione, che rientrano tra i beneficiari. Nel caso di assunzione a tempo parziale di un lavoratore da sempre disoccupato, il beneficio sarebbe proporzionalmente ridotto e la parte restante non potrebbe essere usata nel caso di un’ulteriore assunzione. Il caso è possibile sono nell’eventualità di una cessione del contratto a tempo indeterminato ex art. 1406 c.c., purché in regola con gli altri obblighi di legge

OBBLIGHI DA RISPETTARE – Il Legislatore parla di esonero dal versamento dei contributi previdenziali, con esclusione dei premi e dei contributi INAIL e ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, pari al 100% fino agli 8mila euro (una somma difficilmente raggiungibile da un giovane al primo impiego). Il datore di lavoro deve però contestualmente anche versare le somme dovute ai relativi fondi di riferimento, come quello dello Spettacolo, degli sportivi professionisti o del trasporto aereo

QUANDO SPETTA IL BENEFICIO – Come prerequisito per ottenere il beneficio è essenziale che il datore di lavoro sia in regola con il DURC, cioè con il versamento degli ammortizzatori sociali; che non ci siano violazioni di norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e che il datore di lavoro applichi accordi e contratti collettivi nazionali

QUANDO NON SPETTA IL BENEFICIO – In alcune circostanze, però, il beneficio non spetta: questo è il caso in cui l’assunzione viola un diritto di precedenza previsto dalla legge o dal contratto collettivo oppure se presso il datore di lavoro o l’utilizzatore con contatto di somministrazione siano in atto sospensioni per crisi o riorganizzazione aziendale

LE CONDIZIONI – Attenzione però: il datore di lavoro, per ottenere il beneficio, non deve aver proceduto nei sei mesi antecedenti e nei nove mesi successivi l’assunzione a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o collettivi a seguito di procedura di riduzione di personale 

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