“Al netto di facili atteggiamenti ecologistici di maniera, il bene primario è l’incolumità della vita umana”, continua Cammarota, “per cui se non si sa gestire il verde pubblico non si può pretendere di mantenerlo pericolante”.
“Si abbattano tutti e tutti gli alberi pericolanti”, conclude Cammarota, “di qualunque valore, natura e prestigio essi siano per evitare che l’incapacità della gestione diventi un delitto”.