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Giovane stuprata a Salerno, l’avvocato Pecoraro: “Occorre garantire rete di protezione”

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L’ostacolo più grande che una donna si trova ad affrontare dopo aver subito una violenza, sessuale soprattutto, è quello di essere posta sotto giudizio“. E’ quanto scrive l’avvocato Claudia Pecoraro, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, in riferimento anche all’ultimo caso di violenza sessuale che si è consumato a Salerno ai danni di una ragazza.

Il giudizio sociale e istituzionale, che tende a ribaltare sulla donna la responsabilità della violenza subita, valutando l’adeguatezza del suo comportamento e la conformità dello stesso agli stereotipi di genere a cui la società è conformata.

I soggetti istituzionali che si interfacciano con le donne vittime di violenza, dalle Forze dell’ordine alla magistratura, dai Sanitari ai servizi sociali, devono – continua Pecoraro –  essere formati, al fine di garantire la concreta attuazione della rete di protezione disegnata dalla Convenzione di Istanbul.

Per questo non è più accettabile la formazione meramente volontaria della magistratura e delle Forze dell’Ordine: occorre un cambio di passo che la renda obbligatoria, gli operatori e le operatrici della giustizia, i pool antiviolenza, specializzati, devono essere anche formati.

Le istituzioni politiche hanno l’obbligo normativo di intervenire, perché le donne vogliamo contarle vive, non morte“.

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