“Più volte abbiamo segnalato al governo – continua la nota – che dal 2020 in poi ci sarebbe stata una gobba pensionistica che avrebbe coinvolto i Medici di Medicina Generale, e che quindi bisognava aumentare il numero delle borse del corso di formazione in Medicina Generale ed equiparare il contributo economico a quello delle altre specializzazioni
Il nostro allarme non è stato preso in considerazione, anzi alcuni politici “mettevano
in dubbio la valenza del MMG”
Per risolvere velocemente il problema della carenza dei MMG nella provincia di
Salerno le misure efficaci sono:
1) raddoppiare la quota capitaria al Medico che accetta l’incarico di Medicina
Generale in una zona disagiata, così come già avviene per i Pediatri.
2) dare l’opportunità al Medico che accetta l’incarico di percepire da subito l’indennità per collaboratore di studio e/o infermiere (e non dover attendere anni, così come avviene oggi).
3) Ridurre il carico burocratico.
4) Riconoscere che il Medico di Medicina Generale ha un ruolo centrale nella presa in carico del paziente cronico e nella prevenzione della cronicità, ed è pertanto necessario che disponga di mezzi adeguati.
5) Liberare il Medico di Medicina Generale, così come avviene nelle altre Regioni Italiane, dell’ingrato compito di ricopiare le prescrizioni specialistiche.
6) Chiarire che il certificato medico rilasciato al paziente deve essere inviato all’Inps dal Medico che visita il paziente stesso (ma purtroppo è consuetudine che lo specialista mandi il paziente al Medico di famiglia per l’invio telematico)“.