La conferma è arrivata dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti: “Prima del primo di aprile il governo in qualche modo interverrà per prorogare le misure di mitigazione dei prezzi per famiglie e imprese, probabilmente in una forma diversa rispetto a quella che è stata finora, che era figlia dell’emergenza”
Circa 21 miliardi su 35 della legge di Bilancio sono stati stanziati contro il caro energia soprattutto per i primi tre mesi del 2023 fra taglio degli oneri di sistema, Iva al 5%, crediti di imposta per le imprese e bonus sociali
“Stiamo studiando dei meccanismi, che siano magari più efficienti in termini di aiuto e più flessibili rispetto all’andamento anche dei consumi e che premino i comportamenti virtuosi per quanto riguarda il risparmio energetico“, ha aggiunto Giorgetti
Il ministro non ha dato ulteriori dettagli ma circa un mese fa aveva accennato a un nuovo meccanismo di calcolo “molto complicato” delle bollette che introduca delle fasce ‘protette’ di consumo e incentivi il risparmio energetico e che avrebbe debuttato questa primavera
Rispetto al 2021, nel 2022 c’è stato un rincaro delle bollette di luce e gas di 91,5 miliardi di euro. Se le spese per l’energia elettrica sono aumentate del 109,5%, provocando in termini monetari un extracosto pari a 58,9 miliardi, quelle del metano sono cresciute del 126,4%, “alleggerendo” il portafoglio degli italiani di 32,6 miliardi
La stangata ha colpito più le imprese che le famiglie: le prime hanno pagato 61,4 miliardi in più, le seconde, 30 miliardi, secondo quanto rileva la Cgia. È il Nordest l’area più interessata dagli aumenti dove la stima degli extracosti per energia elettrica e gas è salita del 118,1%
Poi il Nordovest con +116,6%, il Centro con +113,6% e il Mezzogiorno con +109,9%. A livello regionale il rincaro più importante ha interessato l’Emilia Romagna (+119,2%), il Friuli Venezia Giulia (+119%) e il Trentino Alto Adige (+118,3%). Le più penalizzate le regioni più popolate e con maggiore presenza di attività economiche, come la Lombardia (+20,8 mld), l’Emilia Romagna (+10,2 mld) e il Veneto (+10 mld)
Rispetto allo stesso periodo del 2021, nei primi 11 mesi del 2022 le entrate tributarie erariali sono aumentate di 44,5 miliardi. A seguito dei rincari dei prodotti energetici non tutti ci hanno rimesso. Molte aziende energetiche, ad esempio, nel 2022 hanno registrato un consistente aumento dei ricavi