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Analisi con valori sballati: la Procura cerca la verità sulla morte durante Tac al “Ruggi”

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Continuano le indagini della Procura di Salerno per far luce sulla morte del 68enne, deceduto durante la Tac dopo diverse ore di attesa per essere sottoposto ad una visita al Pronto soccorso del Ruggi.

Prima di affidare l’incarico autoptico, esame tecnico non ripetibile, si vogliono verificare – come riporta il quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – le eventuali responsabilità per consentire ai possibili indagati di nominare un proprio medico legale.

Diversi i nodi da sciogliere. Da quello che potrebbe essere stato un errore di valutazione al momento dell’arrivo del 68enne al triage, dove il suo è stato classificato come un codice verde, all’attesa di otto ore per essere visitato.

Ma non solo. Bisogna anche capire se, prima di portarlo a fare la tac, dove è deceduto per arresto cardiaco, gli esami del sangue siano stati visti da qualcuno. Potrebbero essere proprio quelle carte ad incastrare alle proprie responsabilità medici ed operatori sanitari. Perché quelle carte darebbero valori sballati.

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