In vita, Antonio Iacuzzo ha raccontato ai giovani tutte le sue sofferenze fisiche e morali raccolte in una pubblicazione dal titolo “Da Salerno a Dachau”, edito dal Comune di Salerno.
E’ morto col desiderio inappagato della seconda edizione della pubblicazione riveduta e corretta. Antonio Iacuzzo rifiutò di collaborare con i tedeschi subito dopo la sua cattura avvenuta in Francia.
Un rifiuto che gli costò il trasferimento nel tristemente noto campo di concentramento di Dachau.
Una scelta di vita che è stata ripagata con ingiustificato silenzio da parte delle autorità. E’ il caso di dire: sic transit gloria mundi!
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Il sottosegretario all’editoria ha ufficialmente dichiarato che anche l’editoria digitale ha diritto al finanziamento pubblico. Sarà stilato un elenco di tutte quelle testate che possono dimostrare professionalità e contenuti di interesse pubblico. Requisiti che consentono l’accesso ai finanziamenti.
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Recentemente si è scritto e parlato di località in cui la longevità è una priorità degli abitanti. Fra queste realtà c’è Acerno, in provincia di Salerno. E’ stato dimenticato da quanti hanno la memoria corta.
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La città di Pagani ha condannato quel manipolo di tifosi (!) locali che ha aggredito i tifosi casertani e incendiato un autobus occupato dai sostenitori della squadra ospite. Gli scontri erano prevedibili
di Enzo Todaro