“Nelle ultime settimane l’amministrazione comunale sta provvedendo alla sostituzione di alberature mancanti in vari punti del territorio comunale. Ottimo? Non proprio“. E’ quanto denuncia, in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, Arcan, l’associazione Salerno Cantieri&Architettura.
“Da diversi anni – continua il post sui social – abbiamo più volte chiesto che venisse messo in atto un serio piano di forestazione urbana nella nostra città, che fosse elaborato da esperti al fine di fornire delle linee guida per la piantumazione di nuovo verde a Salerno.
Questo piano avrebbe dovuto avere come obiettivo quello di supportare la biodiversità (sia vegetale che animale), contribuire a mitigare le problematiche dovute ai cambiamenti climatici (isole di calore, allagamenti, etc), attenuare le isole di calore e l’inquinamento dell’aria e migliorare le condizioni di messa a dimora delle alberature.
Ci troviamo, invece, nella solita situazione da anni in cui:
– per la maggior parte vengono piantati filari di alberi uguali che si sono dimostrati inadeguati ad un contesto urbano, con problematiche già riscontrare in passato e che non contribuiscono agli obiettivi di cui sopra;
– la messa a dimora viene fatta senza pensare alla salute dell’albero. Le buche sono piccole, il terreno compattato non viene rinvangato per evitare ristagni e suolo impermeabilizzato, il compattamento e il mancato inserimento di tubi non permettono l’areazione delle radici, il tutore di supporto è insufficiente e spesso più piccolo dell’albero.
Aggiungiamo, inoltre, che non c’è nessun segnale che indichi l’intenzione di piantumare arbusti, cespugli, fiori perenni o annuali che, di nuovo, contribuiscano agli obiettivi sopracitati (soprattutto la biodiversità) o a implementare soluzioni naturali per la gestione degli allagamenti e la raccolta e la purificazione delle precipitazioni (tipo bioswale o rain gardens). Senza dimenticare la qualità delle potature.
Questo approccio improvvisato non solo non aiuta la nostra città a migliorare la qualità dell’ambiente urbano ma rende anche più impegnativa e costosa la manutenzione, per un amministrazione comunale che si lamenta spesso per la mancanza di risorse ma allo stesso tempo si vanta (senza motivo) delle proprio politiche in tema ambientale“.