Ladri e ladruncoli, più o meno abili nelle loro specialità criminose, ne abbiamo visti di ogni genere e specie. Nulla a che fare, purtroppo, con quegli eroi nati dalla fantasia di scrittori, come Robin Hood che rubava ai ricchi per dare ai poveri o come Arsenio Lupin, manigoldo sì, ma con classe. Quelli di oggi, si chiamano topi d’appartamento – o topi di fogne, quando trovano i padroni a casa e oltre a derubarli li picchiano pure – , si chiamano bestie spietate quando assaltano negozi, banche, portavalori o singole persone a mano armata. Non riusciamo, purtroppo, a trovare un nome, una definizione, per catalogare quelli che rubano vite umane, o quantomeno opportunità di salvezza per chi viene colto da infarto mentre si trova per strada, come accaduto di recente, due volte nel giro di poche ore, in pieno centro a Salerno. In entrambi i casi, non fu possibile tentare alcuna disperata manovra per evitarne la morte. Scattò subito il passaparola, per dotare la città di defibrillatori. Ebbene, uno di questi preziosi salvavita è stato asportato da un idiota che evidentemente pensa di poterlo rivenderlo, manco fosse uno stereo. Ma si può essere tanto lontani dalla realtà e dalla civiltà, oltre che ottusi? Tanta delusione ha accompagnato la scoperta fatta ieri mattina del furto del defibrillatore. «Un atto criminale, stupido» dice il sindaco di Sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli