Il presidente ha anche sottolineato i risultati ottenuti dalla Regione Campania per la scuola, soprattutto con il programma “Scuola Viva”. “Abbiamo fatto più di altri per la scuola”, ha affermato. “Il programma ‘Scuola Viva’ nasceva dall’esperienza del Parco Verde di Caivano e ci è parso un dovere umano dare una mano. E’ stata un’esperienza unica in Italia, con migliaia di scuole che hanno avuto la possibilità di fare formazione e che ha coinvolto quasi 500mila ragazzi”, ha continuato De Luca.
E ancora: “L’approvazione dei contratti integrativi per la sanità e la scuola porterà alla perdita del Sud” ha dichiarato riferendosi all’Autonomia differenziata. “Se l’idea di dare duemila euro in più ai docenti viene accettata, la nostra regione sarà abbandonata. Sono pronto a collaborare con chiunque voglia lottare per la difesa della scuola pubblica e per il rilancio del Sud.”
“Se volessimo avere nelle scuole il tempo pieno che c’è in Lombardia ci vorrebbero almeno 4000 insegnanti”, ha proseguito De Luca, che ha criticato anche la scelta fatta per il Pnrr sulle infrastrutture. “Bisogna dire che a volte i docenti sono chiamati ad insegnare in scuole dove non ci sono neanche i termosifoni”, ha affermato, aggiungendo che “bisogna fare una battaglia unitaria per difendere la scuola che è stata trascurata negli ultimi decenni”.
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