Palatucci, medaglia d’oro al merito civile, martire della Polizia di Stato. Era nato a
Montella, in provincia di Avellino, nel maggio 1909. Quando fu arrestato dalla SS, il
13 settembre 1944, era reggente della Questura di Fiume, città delle Alpi Giulie, nel
golfo del Quarnaro, adesso in territorio croato. Internato nel campo di
concentramento di Dachau, morì di stenti il 10 febbraio 1945, 78 giorni prima della
liberazione del campo. Durante la sua permanenza a Fiume aveva salvato numerosi
ebrei dallo sterminio. Nel 1990 lo stato di Israele lo ha riconosciuto come Giusto tra
le nazioni.
Per celebrare l’eroico sacrificio di cui si rese protagonista, la Questura di Salerno ha
organizzato, per questa giornata, una cerimonia presso il Museo della Memoria e
della Pace di Campagna, città che può vantare un legame speciale con la figura del
Funzionario di Polizia.
L’evento, che è si è realizzato grazie alla collaborazione del Sindaco di Campagna e
dell’Amministrazione comunale tutta, nonché del Centro Studi Giovanni Palatucci,
attivo in quel Comune, si è svolto alla presenza di una rappresentanza di studenti
degli Istituti di Istruzione Superiore.
Hanno partecipato il Prefetto, L’Arcivescovo Metropolita di Salerno Campagna e
Acerno e Padre Franco Stano, già Postulatore della causa di canonizzazione di
Giovanni Palatucci.
Sono intervenuti anche gli esponenti delle Istituzioni più rappresentative del territorio
e l’Associazione Nazionale della Polizia di Stato.
Nell’occasione, è stato donato al Museo della Memoria e della Pace di Campagna
un dipinto su tela realizzato dagli alunni della classe quinta A del Liceo Artistico
Sabatini-Menna di Salerno, ispirato alla figura del “Martire”.
La commemorazione è stata molto apprezzata dalla città di Campagna. I cittadini e
gli studenti si sono mostrati entusiasti per la presenza dei cani della Polizia di Stato
e per la passeggiata della pattuglia a cavallo nel Centro Storico e in Largo della
Memoria.