A seguito di contestazioni suppletive avanzate dai Pubblici Ministeri titolari delle indagini, coordinati dal Procuratore Capo Dott. Antonio Centore, in conseguenza delle ulteriori risultanze evidenziate nel corso degli approfondimenti investigativi, ai due destinatari dell’odierno provvedimento, è stato contestato anche l’utilizzo di oggetti contundenti nonché la partecipazione alla rissa intercorsa tra opposte tifoserie, la violenza e le lesioni cagionate, tra gli altri, ad un militare dell’Arma dei Carabinieri con l’aggravante di aver commesso i fatti durante una manifestazione sportiva.
Gli odierni destinatari della misura sono, inoltre, ritenuti gravemente indiziati di essere gli autori degli atti di devastazione commessi nei pressi dello stadio della Paganese, durante il trasferimento verso il luogo ove si sarebbe svolta la manifestazione sportiva; in particolare gli arrestati, brandendo mazze e bastoni e mediante il lancio di pietre ed oggetti contundenti, devastavano il contesto circostante procurando danni cospicui alle autovetture in sosta ed ai mezzi in uso alle forze dell’ordine intervenute a presidio dell’ordine pubblico.
Si ricorderà che analoghe misure erano state già eseguite a carico degli ultras appartenenti alla tifoseria paganese, ritenuti responsabili degli stessi reati, oltre che dell’incendio di un pullman di tifosi della compagine casertana e del conseguente danneggiamento di un edificio adibito a privata abitazione.
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