Nei loro confronti pende l’accusa di rissa aggravata e possesso e utilizzo di oggetti contundenti. Per la Procura di Nocera inferiore avrebbero partecipato alla guerriglia in strada a Nocera Superiore, usando mazze e bastoni e lanciando fumogeni, provocando lesioni personali ad alcuni tifosi. Il tutto con l’aggravante di aver commesso i fatti in occasione di manifestazioni sportive.
Le indagini, condotte dai poliziotti del commissariato di polizia di Nocera Inferiore e quelli della Questura di Brindisi, hanno consentito di accertare che la carovana dei tifosi ospiti, a bordo di propri veicoli, dopo aver eluso i presidi e controlli predisposti per la loro scorta, aveva percorso strade cittadine alternative all’itinerario programmato per la tifoseria ospite, giungendo a Nocera Superiore.
Contemporaneamente si registrava l’organizzarsi dei tifosi nocerini che, verosimilmente, venuti a conoscenza del fatto che gli avversari si trovavano in zona, iniziavano a muoversi in gruppo per intercettarli. Successivamente, pochi chilometri prima dell’impianto sportivo, in una frazione del comune di Nocera Superiore, le tifoserie sono arrivate allo scontro, creando grave ed evidente pericolo per l’incolumità della persone e per la sicurezza pubblica.
I sei ultras sono stati sottoposti, a vario titolo, alla misura dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di presentazione tutti i giorni della settimana alla polizia giudiziaria competente per territorio.
Altri 18 ultras risultano indagati perché gravemente indiziati degli stessi reati, ma non sono stati raggiunti dall’odierna misura per il loro stato di incensurati o perché non gravati da precedenti specifici.