La brutta vicenda di Sapri non è finita con la cancellazione del video dal web, video che in tanti, tantissimi avevano già avuto modo di vedere, perché quelle scene sono state viste e analizzate attentamente anche dalle forze dell’ordine.
“Bisogna avere il coraggio di denunciare” – dice oggi questa mamma, non la prima, nemmeno l’ultima, purtroppo una delle tante che si trova costretta a difendere il proprio figlio, la propria figlia dalle brutture, dalle insidie di un mondo sempre più social e meno sociale, un mondo in cui capita che un ragazzino viene malmenato alle 18,30 su un lungomare piuttosto frequentato, quello saprese, tra gente che magari passa e se ne infischia. Bisogna denunciare e l’invito è rivolto a tutte le vittime di soprusi, violenze, atti di bullismo: subire in silenzio non serve a nessuno. Né alle vittime, né ai carnefici.
Commenta