Un gruppo di coetanei da mesi la mette alla berlina sui social network, e da qualche tempo è anche apparsa una scritta, a pochi passi dalla scuola che frequenta, che la dipinge pubblicamente come “A Nasona”.
L’ennesimo insulto, mentre sui social continua a circolare un video in cui alcune ragazzine le tirano violentemente i capelli e lei chiede solo di essere lasciata in pace. In una pagina Instagram, probabilmente gestita da qualche alunno della stessa scuola della ragazza, sono continue le frasi di insulto e di scherno, i cui screen shot ci sono stati recapitati.
Come se tutto questo non bastasse, a quanto ci è stato raccontato dal fratello della vittima di bullismo, le amichette di questa ragazza le danno appuntamenti trappola solo per insultarla e provare a picchiarla, al punto che una volta è dovuto intervenire in fretta e furia lui stesso chiamato dalla sorellina in lacrime che chiedeva aiuto. Invitiamo chiunque sia stato testimone di queste violenze a denunciare alle forze dell’ordine, solo così è possibile mettere un punto a questa triste faccenda e fermare questi bulli senza scrupoli.
Non possiamo attendere inermi che si consumi l’ennesima tragedia e trovo incredibile che per un fenomeno del genere nessuno a scuola si accorga di nulla. Un atteggiamento omertoso che non fa onore. Siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni possibili per spezzare questa catena di dolore, ma il primo passo è sempre la denuncia”. Così Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi – Sinistra, e il conduttore radiofonico Gianni Simioli che hanno ricevuto la segnalazione.