Nel Lazio invece si passa dall’amministrazione di centrosinistra e cinque stelle guidata da Nicola Zingaretti, al nuovo centrodestra che ha sostenuto la candidatura di Francesco Rocca. Il neo governatore ha ottenuto il 53,88% delle preferenze. Dietro di lui Alessio D’Amato del centrosinistra si è fermato al 33,50%. Seguono Donatella Bianchi (Movimento Cinque Stelle) con il 10,76%, Sonia Pecorilli (PCI) allo 0,98%, e Rosa Rinaldi (Unione Popolare) allo 0,88%.
Da questa tornata elettorale è emerso un record negativo in termini di astensione. In Lombardia si è passati dal 73% al 41% dei votanti aventi diritto rispetto a cinque anni fa, mentre nel Lazio dal 69% al 37%. Il dato sull’astensionismo è quello più alto mai registrato. Nelle due regioni c’è stata una riduzione della partecipazione pari a quasi trenta punti percentuali. Tradotto in numeri significa che sei persone su dieci hanno scelto di non andare a votare.
La colazione alla guida del paese, con la conferma in Lombardia e la conquista dell’amministrazione del Lazio, consolida la sua posizione anche a livello regionale, e adesso si ritrova a governare quindici regioni su venti. Al centrosinistra restano la Campania di Vincenzo De Luca, l’Emilia-Romagna guidata dal candidato alla segreteria del Partito Democtratico Stefano Bonaccini, la Puglia con il Presidente Michele Emiliano e la Toscana guidata da Eugenio Giani. L’unica a guida autonomista è la Valle d’Aosta, dove in ogni caso la Lega resta il primo partito.
Immediata la reazione del Pd con i candidati alla segreteria del partito che hanno commentato la sconfitta. La deputata Elly Schlein ha detto che non è colpa dei candidati che si sono ritrovati in condizioni di partenza difficilissime, additando la colpa alla visione del partito che per anni ha inseguito il centro. “Le opposizioni si devono trovare su lotte comuni: lavoro, scuola e sanità. Per questo dobbiamo chiarire se su questi temi, 5 Stelle e Terzo Polo sono pronti a impegnarsi con noi in Parlamento e nel Paese”. Questo invece il commento dell’attuale Presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini.
di Olindo Nuzzo
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