Quando c’è da attaccare l’avversario i laterali di centrocampo, che potrebbero essere Mazzocchi a sinistra e Candreva a destra, agirebbero molto larghi per garantire ampiezza alla manovra e rapidi ribaltamenti di fronte. Quando invece ci sarebbe da difendersi il terzino napoletano scivolerebbe sulla linea difensiva, andando a costituire una retroguardia a 4, mentre l’ex nazionale azzurro si porterebbe nella posizione di quarto di centrocampo.
Il ruolo dei trequartisti della Salernitana: il gioco tra le linee di Sousa
Il tecnico Sousa preferirebbe i difensori dai piedi buoni ed in grado di impostare l’azione dalle retrovie, con il perno centrale di esperienza abile nel lancio lungo e nella verticalizzazione del gioco, ruolo ricoperto nella Fiorentina dello scorso decennio dal compianto Astori. A Salerno la retroguardia tipo potrebbe comporsi con Fazio centrale e Gjomber Daniliuc braccetti. Come alternative sarebbero pronti a ruotare i giovani Lovato, Pirola e i navigati Troost-Ekong e Bronn.
Per quanto riguarda il modo di attaccare le linee avversarie da parte del trainer di Viseu, risulterebbero determinanti i due trequartisti dietro la prima punta che, in base all’avversario, potrebbero essere uomini dalle spiccate attitudini offensive o veri e propri attaccanti. Considerando gli attuali giocatori in organico, il ruolo di mezzapunta potrebbe essere affidato a due tra Vilena, Bonazzoli, riconfermato dalla Salernitana nonostante le numerose richieste, e Dia con Piatek centravanti.
La probabile linea mediana titolare potrebbe essere la seguente: con Mazzocchi e Candreva esterni, portati ad assumere una posizione offensiva per via del baricentro alto, la coppia di interni in grado di conferire equilibrio alla squadra potrebbe essere formata da Maggiore e Coulibaly, con Bohinen e Nicolussi Caviglia come alternative.