In particolare, il provvedimento cautelare ha ritenuto la sussistenza, allo stato, di gravi indizi di colpevolezza nei confronti di:
Giuseppe Luzzi, quale capo, Daniele Abate, quale organizzatore e promotore, Carlo Coppola, quale fornitore e promotore, e Antonio Aiello, Ivan Guarino, Damiano Liguori e Gerardo Pecoraro, quali partecipi, di un’associazione a delinquere che, avvalendosi anche di armi e munizioni, controllava e gestiva lo spaccio di stupefacenti in Baronissi, Pellezzano e Mercato San Severino;
Antonio Barone (figlio) e Emidio Barone (padre), quali capi e promotori, e Gina Rescigno (madre), quale partecipe, di un ulteriore gruppo criminale, costituito su base familiare, egemone nella piazza di spaccio della frazione “San Vincenzo” di Mercato San Severino.