Un mare che fa schifo, i giardinetti tutti sporchi, strade piene di carte a terra, la munnezza che vi copre, sembra proprio un amico mio che sta in Regione”.
E’ bufera sul video, pieno di offese nei confronti della città, postato sul suo profilo Instagram, da Pino Bozza, patron di di un noto brand e di 4 ristoranti tra Napoli e Salerno, personaggio eccentrico e molto discusso.
Il caso è finito addirittura in Commissione Trasparenza, dove il presidente Antonio Cammarota, ha fatto sapere – come riporta anche oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – di aver convocato sia il proprietario che il gestore del ristorante con sede in via Roma, proprio di fronte al Comune. Nella sede istituzionale la diga Emanuela Montella ha risposto alle domande della commissione e ha chiarito di essere l’amministratrice della società ma che Pino Bozza non ne fa parte e che l’unico legame di Bozza con essa è di essere stato il compagno di una socia tra l’altro deceduta, e che la stessa società riserva di tutelare la propria immagine direttamente nei confronti dell’autore del video diffamatorio.
E’ stato ascoltato anche il capo staff del sindaco, Vincenzo Luciano, il quale, reso edotto della vicenda, ha riservato, su espressa richiesta della commissione, di valutare ipotesi di azione civile e penale nei confronti dell’autore e del diffusore del video offensivo a tutela della immagine della città di Salerno.
Come se non bastasse, Bozza non sembra minimamente preoccupato, pur ammettendo di aver ricevuto minacce e offese, sia da cittadini di Salerno che di Napoli, città entrambe prese di mira dal titolare dell’attività ristorativa, provando però a giustificare le sue parole. «Mamma mia che palle, da stamattina a rispondere a questi salernitani: la storia non era contro i salernitani ma contro la città e state tutti a minacciare.
Mi scuso con le persone perbene, il mio video non era diretto a voi ma allo stato di degrado in cui versano le città».
Ma come si fa a dargli torto? La città è una latrina a cielo aperto, sporca, disordinata, trafficata, dal centro alla zona industriale. Un turista cosa cavolo dovrebbe fermarcisi a fare?
Ma che vi aspettavate da uno che posteggia impunemente la sua Ferrari nel posto per disabili?
Premesso che ha scritto la verità, nell’articolo è svelato il motivo di denuncia verso questo signore: si è rivolto ad “un’amico” che sta in Regione……
Guai a chi nomina il “padrone”!
Purtroppo ha ragione e aggiungo anche la mentalità du certi personaggi ahimè molto degradante.
Chi cazzo è Bozza?