L’origine della festa dedicata ai felini domestici più amati al mondo – come riporta il sito web qds.it – risale al 1990. In quell’anno la giornalista Claudia Angeletti propose un referendum tra i lettori della rivista “Tuttogatto” per stabilire una giornata dedicata proprio alla celebrazione dei gatti. La data scelta fu il 17 febbraio.
Da allora questa ricorrenza si celebra ogni anno in Italia, ma anche in altri Paesi del mondo (tra questi, Polonia, Stati Uniti, Giappone e Russia), sebbene in date diverse. L’obiettivo è quello di esprimere l’amore per i gatti, naturalmente, ma anche quello di sensibilizzare all’adozione e contro l’abbandono (specialmente nel periodo estivo).
Sembra che vi siano una serie di motivazioni che spiegano la scelta di stabilire la Festa nazionale del Gatto il 17 febbraio.
In primo luogo, il segno zodiacale che festeggia il compleanno in questa giornata è l’Acquario. Un segno ritenuto particolarmente vicino ai gatti in quanto è il segno degli “spiriti liberi” e degli anticonformisti. E quale animale è più indipendente, libero e anticonformista del gatto?
Inoltre, in molti detti popolari, il mese di febbraio viene associato a gatti e streghe. Il numero 17, invece, potrebbe essere associato al gatto nero e all’ormai desueta ma sempre nota credenza che porti sfortuna. Ma il numero può essere letto come “1 vita per 7 volte”, in riferimento alla credenza che i gatti abbiano 7 vite.
La festa del gatto si celebra in molte città italiane con diverse iniziative: foto con i gatti sui social, manifestazioni culturali e artistiche, iniziative solidali a favore degli amici felini.
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