Scelte che erano state spiegate con la necessità di tagliare gli ingaggi, e che oggi invece in un’intervista alla tv messicana Tnt De Laurentiis spiega con la voglia di cambiare.
Un percorso iniziato nel 2020 con l’arrivo di Osimhen, che cominciò a inserirsi alternandosi col bomber Mertens, e proseguito quest’estate con l’arrivo di nomi che resteranno per sempre nella memoria dei tifosi, in una stagione diversa dalle due già nella storia dove tutto, o quasi, rimanda al nome del mito Maradona.
“Abbiamo trovato – ha detto il patron azzurro – Osimhen e gli abbiamo affiancato Kim, Kvaratskhelia, Anguissa. Credo che questo Napoli potrà dire la sua per tanto tempo, ma questa squadra non è del singolo, o di due-tre singoli, è un Napoli del gruppo”. Un gruppo che fa parlare di sé anche in Europa come testimonia oggi l’Equipe che mette la foto di Osimhen in prima pagina e il titolo “Napoli imperial”. Gli azzurri fanno paura in Europa e dominano in serie A. De Laurentiis si gode l’annata e pensa anche al futuro, dai rinnovi all’interesse dei grandi club per le stelle azzurre: “I rinnovi di contratti? Quando i calciatori vengono da me – racconta – li teniamo stretti. Io sono molto bravo a fare i contratti, però mai dire mai, perché delle volte ci sono delle offerte che sono tali da non poter fare a meno di accettarle. Secondo me però li vedremo ancora brillare da noi per molto tempo”. Essere al top in Europa vuol dire anche essere tentati dalla Superlega, a cui Juventus, Real Madrid e Barcellona continuano a pensare: “Ritengo che la Superlega – dice il patron azzurro – sia una grossa stupidata. Non si può pensare a un torneo per pochi eletti”. (ANSA).