Nel secondo impegno casalingo consecutivo col Monza, diretta concorrente nella corsa salvezza e avversario forte ma non quanto il team capitolino, il tecnico portoghese dovrebbe gettare nella mischia un calciatore di qualità in mediana e sembra intenzionato a sfruttare le doti di Candreva come stoccatore ed assist-man accentrandone il raggio d’azione (sulla corsia di destra ci sarà quindi una nuova chance per Sambia). Al netto della squalifica di Bronn, dell’assenza di Fazio e della necessità di non rischiare schierando da titolari Mazzocchi e Maggiore, appena rientrati in gruppo a tutti gli effetti, è possibile immaginare novità in tutti i reparti.
Sepe dovrebbe essere preferito ancora ad Ochoa tra i pali. In difesa dovrebbero agire Gyomber, Daniliuc e Lovato, preferito all’ex di turno Pirola. Sulle fasce toccherà a Sambia e Bradaric. In mezzo al campo certo del posto è Coulibaly, il suo partner stavolta potrebbe essere Bohinen (anche se Nicolussi Caviglia non demorde). Candreva potrebbe fare la mezzala se la Salernitana giocasse col 3-5-2 o la sottopunta se venisse confermato il 3-4-2-1. La tentazione di Sousa è rappresentata da Dia: il senegalese sta meglio, ma risulterà decisivo il parere dello staff medico dopo l’edema al polpaccio rimediato in occasione della gara persa dai granata a Verona. Se non ce la facesse, toccherebbe ancora a Bonazzoli, in vantaggio rispetto a Valencia. Piatek sarà confermato centravanti, ma Botheim sta fornendo segnali di risveglio.
Se non lo portate da uno che gli fa togliere le paure mentali, per risvegliarlo ci vuole solo una scossa a 10000 volt.