Carceri: garante Campania, difendere salute mentale reclusi

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Due giorni di visite sul versante della salute mentale dei detenuti per il Garante campano dei reclusi Samuele Ciambriello, che ieri si è recato nel reparto psichiatrico del carcere di Secondigliano e oggi, accompagnato da otto volontarie del suo staff, ha organizzato una giornata di svago (con pranzo e tombolata) nell’articolazione di salute mentale della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

All’incontro erano presenti la direttrice dell’Istituto Donatella Rotundo, il direttore sanitario Pasquale Iannotta, la psichiatra Stefania Pirone, la psicologa Silvana Caiazzo, nonché il personale di polizia penitenziaria e socio -sanitario del reparto.

All’uscita dell’istituto Ciambriello ha sottolineato: “Occorre che la politica ai vari livelli ponga l’attenzione sulla tutela della salute, non solo fisica ma anche psichica, quale diritto fondamentale dell’uomo, dentro e fuori dal carcere. Gli istituti penitenziari campani, pur essendo dotati di una articolazione psichiatrica a livello provinciale, ospitano un gran numero di ristretti con disagi psichici le cui esigenze indubbiamente non possono essere soddisfatte dal regime carcerario. Oltre alle risorse umane ed economiche, è doveroso un incremento significativo degli psichiatri e del personale sanitario specializzato per fronteggiare adeguatamente i bisogni delle persone ristrette con psicopatologie. Quotidianamente si verificano nelle carceri campane momenti critici che a causa della mancanza di personale specializzato ricadono sugli altri detenuti e sugli operatori sanitari e penitenziari”.

Il garante conclude con delle proposte operative: “È ancora lunga la strada da percorrere, anche da parte della magistratura, affinché il detenuto non venga più identificato come ‘(s)oggetto malato di mente’ meramente sottoposto a cure e terapie ma venga riconosciuto come detenuto responsabile dei propri atti a cui ugualmente devono essere garantiti i medesimi diritti. Il Consiglio Regionale della Campania nella seduta del 3 luglio 2022 ha chiesto alla Giunta regionale della Campania la creazione di nuove Rems a Napoli o nella provincia. Questo senza dover assolutamente ‘psichiatrizzare’ tutto il disagio presente nelle carceri”. (ANSA).

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