Discorso diverso per tutti quelli che non hanno mai presentato la richiesta per ottenere l’Assegno Unico e per quelli a cui è stata respinta in passato. “Potranno, invece, presentare domanda coloro che non hanno mai fruito dell’Assegno Unico e quanti avevano prima del 28 febbraio 2023 trasmesso una istanza che non è stata accolta o non è più attiva”.
Nell’avviso si specifica che è necessario dare comunicazione celere all’Inps in caso di variazioni relative al nucleo familiare. “Anche nel 2023, tutti i richiedenti, inclusi coloro che non devono ripresentare la domanda, dovranno tempestivamente comunicare a Inps le eventuali variazioni relative al nucleo familiare, quali, ad esempio, nascita di un nuovo figlio, variazione/inserimento di una condizione di disabilità, condizioni che assicurano il mantenimento dell’assegno in caso di maggiore età dei figli, ripartizione dell’assegno tra coniugi nonché variazioni nelle modalità di pagamento”.
Infine, si sottolinea che “per la quantificazione dell’Assegno permane, per tutti i beneficiari, l’onere di procedere alla presentazione della nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica per l’anno 2023″.