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Lavoratori di Sistemi Salerno-Servizi Utility pronti a scioperare lunedì. Rispoli: “Nessuna garanzia dal Comune”

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In sciopero i dipendenti di Sistemi Salerno – Servizi Utility. I 24 lavoratori hanno deciso di incrociare le braccia per la mancanza di risposte del Comune. La mobilitazione durerà 4 ore dalle 8.30 alle 12.30 di lunedì. “Da anni, la Società è vittima di una mancanza di visione – accusa Angelo Rispoli, segretario generale della Cisal Energia di Salerno – Non si conoscono i tempi per il piano industriale, tutto è ancora molto vago. Assistiamo a una totale mancanza di programmazione per uno sviluppo organico, con un futuro che preveda, già nel breve, nuovi affidamenti di servizi strumentali che devono potersi reggere finanziariamente da soli, con le relative coperture economiche”.

La Servizi Utiliy si occupa di Gestione Impianti Termici e Gestione Impianti Antincendio di tutte le strutture di pertinenza comunale, Gestione Tributi ed Entrate Locali attraverso l’attività di Gestione del recapito e della notifica dei Tributi locali e verbali della Polizia Municipale, notifica delle ingiunzioni di pagamento, Servizio di illuminazione e manutenzione Luci Votive presso il Cimitero di Salerno, Controllo e Verifica degli Impianti Termici, attività ispettiva da effettuarsi sugli impianti domestici ubicati nel territorio del Comune di Salerno. “Il Comune ha affidato attività a Utility con contratti pluriennali spesso senza definire adeguati ricavi o senza adeguarli a seconda di modifiche legislative che impattavano sulle entrate, trascurando il giusto equilibrio di bilancio societario e senza prevedere il corretto numero di risorse umane da dedicare – conclude Rispoli – Con lo sciopero chiediamo maggiore senso di responsabilità al Comune stesso”.

Nel frattempo per l’8 marzo è giunta la convocazione di un tavolo al Comune di Salerno. “E’ frutto della mediazione del direttore generale Matteo Picardi, che ringraziamo – afferma Rispoli – La nostra scelta è comunque di mantenere l’azione di lotta e dare un segnale sull’esasperazione dei lavoratori che temono per il futuro aziendale”.

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