Il tecnico portoghese conferma il 3-4-2-1 ma cambia più di una pedina rispetto al match con i biancocelesti: tra i pali torna Ochoa; in difesa si rivede Gyomber; a centrocampo parte dal 1′ Sambia sulla corsia di destra con Candreva e Kastanos alle spalle di Piatek. Ne viene fuori un match equilibrato e caratterizzato soprattutto dagli errori sotto porta.
Al quarto d’ora Piatek, da due passi, tocca clamorosamente a lato, fallendo l’assist di Crngoj. Due minuti dopo il polacco ci prova di testa ma da buona posizione non inquadra lo specchio. Al 22′, invece, è la sfortuna a negare la gioia del gol alla Salernitana: Candreva calcia a rete, Izzo devia la conclusione che, a Cragno battuto, termina a lato. Intorno alla mezzora il gioco resta fermo a lungo per uno scontro di gioco che coinvolge tre calciatori del Monza e uno della Salernitana.
Nel finale di primo tempo è la squadra di Palladino a sprecare la palla del possibile vantaggio: Caldirola pesca con il contagiri Ciurria che da due passi colpisce di testa ma trova Ochoa pronto alla respinta. Nella ripresa Palladino prova a riorganizzare il Monza inserendo Donati e Mota Carvalho. Ma è la Salernitana a trovare gli episodi che decidono la partita. Al 7′ Coulibaly inventa il vantaggio con un destro a giro che termina nell’angolino dove Cragno non può arrivare.
Paulo Sousa inserisce Mazzocchi e Maggiore reduci da un lungo infortunio e la Salernitana trova subito il raddoppio. Contropiede letale dei granata, Bradaric crossa al centro, Pablo Marì devia ma la palla arriva a Kastanos (21′) che di sinistro raddoppia. Il Monza si sbilancia e la squadra di Sousa cala anche il tris con Candreva che raccoglie una respinta corta di Cragno e deposita in fondo al sacco. Al triplice fischio l’Arechi fa festa per un successo vitale in chiave salvezza.