Molte operazioni di mercato, che sono state frettolosamente bocciate dall’ambiente e da una parte degli addetti ai lavori, alla prova del campo, nella sfida di ieri contro i brianzoli, si sono rivelate tutt’altro che fallimentari. Come l’investimento di decine di milioni di euro che il presidente Iervolino ha fatto per potenziare, innanzitutto nella campagna acquisti della scorsa estate, l’organico della squadra granata.
E’ chiaro che una rondine non fa primavera, e che c’è bisogno di cautela e di equilibrio nei giudizi, ma i segnali che sono arrivati dai singoli nei novanta minuti contro il Monza lasciano ben sperare per il finale della stagione della Salernitana.
E, probabilmente, al di là della striscia negativa di risultati, rendono giustizia alla decisione di cambiare la guida in panchina, dal momento che tanti, troppi giocatori, sotto la precedente gestione tecnica – alla quale, comunque, vanno riconosciuti meriti oggettivi – non sono stati impiegati nei ruoli a loro più congeniali e adeguatamente valorizzati.