Questa nuova tendenza, dicono in Calling Fans, è dovuta a un cambio di mentalità della generazione Z e millenials che per anni ha visto i social network solo come un modo di intrattenimento e ora invece con le nuove piattaforme come una soluzione per guadagnare e avere un lavoro da nomade digitale. Quello che ha del sorprendente, spiegano in Calling Fans, è la consapevolezza dei giovani di sfruttare la propria community per sponsorizzare i propri servizi come competenze di lavoro, servizi di intrattenimento e consulenza.
Un vero proprio cambio che permette ai giovani di essere autonomi con la propria community costruita negli anni. Secondo gli analisti di Calling Fans le ragioni sono dovute anche a un malcontento mondiale sul piano delle offerte lavorative che non rispecchiano le ambizioni dei giovani: una retribuzione bassa, molte ore di lavoro e poche offerte da parte di imprese che decidono di lavorare in modalità smart working. Inoltre la pandemia ha accellerato la propensione a lavorare da casa e il malcontento a muoversi per andare in ufficio.
In Calling Fans hanno inoltre notato una tendenza a monetizzare con i propri profili social anche nel target superiore ai 50 anni anche se, in questo caso, la propria attività social è utilizzata come secondo lavoro e secondo guadagno senza lasciare il lavoro primario o, in caso di pensionati, per incrementare il guadagno.
Callingfans.com
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