“È un portiere atipico rispetto a quelli che siamo abituati a vedere. Molto spettacolare ed ha una grande esperienza. Non è ancora il massimo quando c’è da legare il reparto. Quando c’è da parare però para. Ha incassato tantissimi gol, in una partita in particolare, ma il suo stile non mi dispiace. È però un calciatore con un’esperienza tale che nei momenti difficili ti ci puoi aggrappare. Forse deve ancora crescere dal punto di vista linguistico per guidare meglio la difesa. I reparti difensivi spesso sbandano anche per colpa dei portieri, non solo per gli schieramenti tattici e per gli errori individuali. Ogni tanto dà l’impressione di prenderle tutte”.
Su Antonio Candreva che in settimana ha compiuto 36 anni ed autore di una grande prestazione oltre che una rete ed un assist, Caressa ha dichiarato sul suo canale Youtube: “Rispetto alla scorsa stagione, quest’anno ha avuto una flessione per diversi mesi, adesso è rientrato in piena condizione ed è un calciatore che sa fare la differenza in più ruoli ma soprattutto sa segnare, fare il regista offensivo e saltare l’uomo. Quando era all’Inter lo prendevano spesso in giro perchè sbagliava i cross. Ma li sbaglia perché prova a farli sempre decisivi, non fa quello inutile, prova sempre a mettere la palla veloce e tesa. Ogni tanto quindi può sbagliare ed il cross arriva male”.
In realtà Candreva ha preso fiducia grazie a Bradaric: con i piedi di legno che si ritrova la grande scoperta di De Sanctis, chiunque sembrerebbe Beckham.