Forte auspica dunque un’ordinanza sindacale o regionale di chiusura: «La mancanza di un atto simile significherebbe un’omissione d’atti d’ufficio», ha aggiunto il presidente del Comitato e associazione che ieri mattina ha annunciato il ricorso alla Cedu, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo con sede a Strasburgo, con la collaborazione degli avvocati Franco Massimo Lanocita, Federico Acocella e Simona Corradino.
«Il nostro obiettivo è far valutare, in comparazione degli interessi che sono stati rappresentati, la possibilità che venga valutato negativamente l’operato della Regione Campania così da poter applicare la cosiddetta autotutela e revocare gli atti che noi riteniamo illegittimi», ha dichiarato l’avvocato Lanocita.
Forte ha ribadito che «per la prima volta anche De Luca ammette che la fonderia inquina e nulla fa la proprietà per evitarlo».
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