Avella ricorda, inoltre, che “esiste un diffuso interesse pubblico nell’eliminazione delle ‘barriere’ che insistono tra il mare e la città. La cornice legislativa disegnata dal Puad della Regione Campania propone un modello di sviluppo che parte dal ripascimento cittadino. Ora tocca alla Commissione Ambiente ascoltare anche i gestori rappresentativi della intera categoria per garantire alla città le prime modifiche ai lidi già in vista dell’estate 2023.
Salerno, stabilimenti balneari fatiscenti e non a norma: “Occorre ridare decoro alla città”
Torna d’attualità a pochi mesi dal via ufficiale della stagione estiva il tema dell’ammodernamento delle strutture balneari per ridare decoro alla città di Salerno e rispettare le regole. Molti non sono a norma. Fu il consigliere comunale Rino Avella a sollevare la questione parlando di “strutture spesso fatiscenti, cementate e non amovibili, sopraelevate al punto da creare un vero muro alla visione del mare”. L’idea è quella di valorizzazione e sviluppare il comparto produttivo legato alla risorsa-mare – con adeguamento al Puad della Regione Campania. Tutto passa attraverso il processo di riammodernamento delle strutture balneari. A distanza di mesi da quella proposta “con un gesto di grande e significativa collaborazione, il consigliere comunale Arturo Iannelli, nella sua qualità di presidente della commissione Ambiente e Cultura, nelle scorse ore ha acceso i riflettori su questo argomento in Commissione Ambiente.
Avella ricorda, inoltre, che “esiste un diffuso interesse pubblico nell’eliminazione delle ‘barriere’ che insistono tra il mare e la città. La cornice legislativa disegnata dal Puad della Regione Campania propone un modello di sviluppo che parte dal ripascimento cittadino. Ora tocca alla Commissione Ambiente ascoltare anche i gestori rappresentativi della intera categoria per garantire alla città le prime modifiche ai lidi già in vista dell’estate 2023.
Avella ricorda, inoltre, che “esiste un diffuso interesse pubblico nell’eliminazione delle ‘barriere’ che insistono tra il mare e la città. La cornice legislativa disegnata dal Puad della Regione Campania propone un modello di sviluppo che parte dal ripascimento cittadino. Ora tocca alla Commissione Ambiente ascoltare anche i gestori rappresentativi della intera categoria per garantire alla città le prime modifiche ai lidi già in vista dell’estate 2023.
2 Commenti
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Mettessero le concessioni all’asta… vuol dire più investimenti e servizi dignitosi.
Altro che centinaia di miglia di euro a nero x sfruttare un bene pubblico!
Solita vergogna all’italiana!!
Ma che devono modificare se non sanno che fine faranno?