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La Csa Fiadel Salerno protagonista al consiglio nazionale del sindacato tenutosi a Rimini

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Dopo tre giorni di confronti e dibattiti nello scorso fine settimana, si è chiuso il Consiglio nazionale della Fiadel Csa a Rimini guidato dal segretario generale Francesco Garofalo. “Con estrema schiettezza, dobbiamo dire che siamo rimasti veramente meravigliati dalla crescita del nostro sindacato. In alcune realtà, come Napoli e tutte le province della Sicilia, è il sindacato più rappresentativo. Siamo ora effettivamente una spina nel fianco dei confederali e rappresentiamo la vera alternativa al sindacato “burocrate”.

Nel nostro Dna c’è scritto di essere prima lavoratori e poi rappresentanti dei lavoratori e mai sindacalisti. L’ autonomia e indipendenza dalla politica è la nostra scelta di base, solo risolvere i problemi dei lavoratori sono i nostri interessi”, ha detto Angelo Napoli, delegato della Csa Salerno, presente a Rimini insieme al segretario generale, Angelo Rispoli. Napoli, insieme a Claudio Vuolo e Giovanni De Luca, compone lo zoccolo duro della Fiadel Csa nel Salernitano.

“Occorre ricordare che il nostro nuovo Contratto nazionale di categoria, ahimè già scaduto, è articolato in sezioni che rappresenta una attuazione delle nostre proposte, che ora tutti si “paternizzano” dopo averci contrastati.  Questo è solo un piccolo passo che deve continuare e “scorrere” nel prossimo Contratto nazionale con una maggiore e puntuale articolazione, al fine di portare in evidenzia le tante professionalità che oggi un Ente locale utilizza per l’espletamento dei tanti e variegati servizi offerti alla popolazione.

Oggi però, nell’immediato, occorre concentrarsi nei Contratti decentrati, dove sono lì le riscossioni delle conquiste del Contratto 2018-2021. La segreteria nazionale, in concerto con i dipartimenti, ha redatto un Contratto di base da proporre in tutta Italia. Nei prossimi giorni faremo incontri con i lavoratori in tutti i territori per un confronto e plasmare al meglio la nostra proposta di Contratti nelle singole realtà locali”.

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