L’Italia è uno dei Paesi europei in cui le disuguaglianze di genere sono più accentuate, soprattutto nel Mezzogiorno, dove persiste ancora una società patriarcale. Tale divario, negli ultimi anni, è aumentato a causa della pandemia e della crisi economica che si sono abbattute sulle classi sociali meno agiate. Si stima che una donna guadagni in media 3.000 euro in meno di un proprio collega di sesso maschile a parità di mansione e orario di lavoro. È proprio prendendo atto del difficile contesto italiano che è sorta la necessità di dare vita a una scuola di formazione politica che fosse indirizzata proprio alle giovani ragazze in cerca di autodeterminazione ed emancipazione. Questa scuola esiste dal 2019, per iniziativa di 4 giovani donne. Attualmente le città in cui vengono somministrate le lezioni sono diventate una quindicina, una di queste è Napoli dove è in corso la quarta annualità. Le lezioni di Prime Minister – cui possono partecipare ragazze tra i 14 ed i 19 anni, che si sono candidate raccontando la loro motivazione ad approfondire ceri temi – affrontano temi poco trattati nelle aule scolastiche come i diritti costituzionali, la democrazia, l’ambientalismo, il femminismo, le discriminazioni e le diseguaglianze, oltre ai temi legati all’identità di genere e alla sessualità.
La scuola ha infatti l’obiettivo di fornire competenze e conoscenze sugli aspetti teorici e pratici della politica al fine di stimolare la riflessione delle studentesse sul ruolo che ricopre la politica nelle loro vite e nella società, fornendo loro quegli strumenti necessari alla realizzazione di un progetto di attivismo civico capace di trasformare la realtà.
Le lezioni rappresentano un’occasione importante per analizzare i vari aspetti della vita sociale, riflettendo sul peso che hanno il patriarcato e l’imposizione di modelli culturali e comportamentali tossici sulla vita delle donne.
Durante le lezioni vengono trattati i temi della sessualità e dell’identità di genere al fine del riconoscimento dei propri diritti sessuali come l’aborto e il consenso. E poi i problemi sociali, culturali ed economici legati al razzismo, ponendo l’accento sull’importanza dell’inclusione sociale e sulla necessità di costruire nuovi modelli basati sull’integrazione e sul multiculturalismo. Le lezioni sono accompagnate da laboratori di empowerment femminile e sulle capacità di acquisire potere decisionale partendo dal ruolo della governance delle donne nelle amministrazioni pubbliche e private grazie ai processi di policy-making.
Tra gli obiettivi della scuola, c’è quello di accrescere le competenze in materia finanziaria per puntare all’indipendenza economica femminile tenendo conto della necessità di promuovere e valorizzare politiche occupazionali che permettano alle donne di raggiungere la giusta parità salariale e di opportunità di carriera.
“Quello di Prime Minister – dichiara Angela Laurenza, ingegnera e cofondatrice di Prime Minister – è un percorso formativo che ha come obiettivo un impegno concreto sul territorio da parte delle giovani partecipanti le quali prenderanno parte, nell’ambito del progetto, ad alcune iniziative di attivismo civico come La Ginestra, movimento ambientalista che fonde moda, fashion style ed ecosostenibilità; o ancora Angulus, la mostra itinerante contro gli stereotipi di genere.
Le studentesse, alla fine del percorso che prevedrà anche un graduation day, avranno l’opportunità di formulare una vera proposta di legge la quale potrà essere presentata in Parlamento.
Per restare sempre aggiornati sugli eventi e le iniziative di Prime Minister è possibile seguire i canali Facebook, Instagram e Linkedin della scuola oppure scrivendo all’indirizzo e-mail napoli@primeminister.it.
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