Mentre in campo il match si è svolto senza particolari problemi, con due sole ammonizioni, sulle gradinate del campo don Luigi Di Iorio le cose sono invece degenerate quando la madre di un calciatore baranese ha ripreso quella di un giocatore ospite che inveiva contro i giovani calciatori di casa.
La discussione si è subito accesa e dalle parole si è passati ai fatti. Le due donne si sono affrontate, poi è intervenuto il marito di una delle due e subito ne è nata una rissa: quattro o cinque genitori della squadra di Qualiano si sono scagliati contro il padre di un ragazzo isolano e lo hanno malmenato a quanto pare utilizzando anche le cinture.
La partita intanto veniva sospesa ed i ragazzi assistevano dal terreno di gioco attoniti alle violenze sugli spalti; dopo alcuni minuti è arrivata una volante della Polizia di Stato il cui equipaggio è riuscito a bloccare ed identificare alcuni dei partecipanti alla rissa e ad acquisire dei video girati coi cellulari da altri spettatori presenti al Di Iorio.
Attualmente sono sei le persone identificate che saranno proposte per il Daspo al prefetto di Napoli dal dirigente del commissariato isolano, Ciro Re, ma nelle prossime ore l’esame di ulteriori video diffusi sui social potrebbe consentire l’identificazione di altri partecipanti alla colluttazione.
Sull’isola l’episodio ha suscitato grande eco e riprovazione generale. “Siamo sgomenti e dispiaciuti – ha detto all’ANSA il presidente del Barano Calcio, Massimo Buono – per quello che è successo oggi e ci dissociamo come società sportiva da questi gesti inqualificabili. Barano Calcio e Sporting Village sono società amiche che portano avanti l’attività credendo nei valori educativi dello sport e chiediamo scusa a tutti, ai ragazzi che erano in campo per primi, per l’accaduto”. (ANSA).
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