Storie di immigrati che ce l’hanno fatta,in 3 incontrano De Luca

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Tre ragazzi immigrati iscritti in Campania alle scuole Iefp (Istruzione e formazione professionale) hanno incontrato questa mattina il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nella sede della Regione, presente anche l’assessore regionale alla Formazione Professionale Armida Filippelli.

I tre giovani sono Ervis, venuto dall’Albania nel 2021 per trovare lavoro e aiutare la famiglia, Asharaf di origine marocchina, con la madre scampata a violenze familiari, e Sadakh arrivato dalla Somalia al termine di un viaggio difficilissimo.

I tre sono una rappresentanza degli allievi del percorso Iefp che si tiene a Scafati e che forma “operatori ai servizi di promozione ed accoglienza turistica”.
In particolare Sadakh ha raccontato che il suo viaggio dalla Somalia è iniziato nel 2019: ha attraversato l’inferno per oltre due anni. Dal Sudan alla Libia, dove è stato fatto prigioniero insieme a donne e bambini. La storia è piena di fatiche, di torture, di dolore: aveva contratto varie infezioni dovute alle ferite che lo esponevano all’aggressione degli insetti. Si è salvato grazie alla sanità regionale, è stato accolto in una casa famiglia. Oggi i tre giovani migranti sono ritornati alla vita, riprogettando il loro futuro grazie ai corsi di Istruzione e Formazione Professionale organizzati dalla Regione Campania. I tre giovani hanno scritto un commovente elogio della Costituzione Italiana che hanno consegnato a De Luca.
“Venite da una storia di sofferenza – ha risposto De Luca dopo averli ascoltati – e spesso con famiglie in altre parti del mondo. Partiamo da voi per cercare di dare di più a chi arriva nel nostro Paese. Vogliamo che il vostro esempio dia lezione a tutta Italia su come comportarsi con chi viene da Albania, Marocco, Somalia e altri Paesi. Noi facciamo formazione e sappiamo che presto potrete lavorare e diventare cittadini italiani”.
“Ho voluto fortemente rilanciare gli IeFP – ha detto Filippelli – un percorso di avviamento al lavoro rivolto ai ragazzi in età di obbligo scolastico, per rispondere alla tragica emergenza della dispersione scolastica e del disagio sociale dei giovanissimi. Dai 6 corsi che ho trovato quando mi sono insediata, siamo passati a oltre 50”. (ANSA).

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