E’ l’esito della votazione in assemblea, in corso a Roma. Il sì è arrivato all’unanimità. Visibilmente emozionata, dopo la proclamazione Schlein ha abbracciato subito Stefano Bonaccini, con cui si è contesa il ruolo alle primarie, e poi il suo predecessore Enrico Letta. L’applauso è durato oltre tre minuti. “Care tutte e cari tutti, grazie. Il primo ringraziamento va a chi si è impegnato per farci solere questo straordinario esercizio di democrazia, che unico partito in Italia svolgiamo, il congresso, le primarie”, ha detto Schlein. “Un ringraziamento a tutti coloro che sono andati a votare, più di un milione. Ce l’abbiamo fatta”. “Non vogliamo più vedere irregolarità sui tesseramenti, abbiamo dei mali da estirpare, non vogliamo più vedere capibastone e cacicchi vari. Su questo dovremo lavorare tanto insieme, ne va della credibilità del Pd, su cui non sono disposta a cedere di un millimetro”, ha detto la segretaria del Pd.
Chi aveva scommesso sulla fine del Pd “ha perso la scommessa a scommettere contro il Pd, siamo ancora qui, più forti e uniti, e stiamo arrivando. Sarà questa per noi un nuova primavera”, ha detto Schlein. “Bisogna avere cura della relazione umana ancor prima di quella politica. Abbiamo bisogno di porre definitivamente fine alle conflittualità interne che ci sottraggono energie preziose, per costruire invece un’alternativa alle destre che governano questo Paese”, ha aggiunto Schlein. “Dobbiamo cercare di dialogare con le altre forze di opposizione, ci sono terreni comuni, abbiamo la responsabilità di esplorarli insieme, dobbiamo partire da qui”, ha affermato Schlein.
“Dobbiamo vestire questo nuovo Pd di slancio e curiosità. Il primo incontro l’ho fatto con i segretari regionali e dei territori, perché c’era il segnale che ci fossero persone che si volevano iscrivere. Abbiamo riaperto le iscrizioni, sono più di 10 mila in una settimana, è un segnale di vitalità importate, continuiamo così”, ha detto Schlein. “Stiamo risvegliando una speranza, non dobbiamo deludere l’aspettativa di questa straordinaria partecipazione”.
“Questo è il tempo di unire, non ci possono essere altre magliette che indossiamo che non siano quelle del Pd”. Lo ha detto il presidente del Pd, Stefano Bonaccini.
“Una delle cose che il nostro popolo ti ha chiesto è di guidarci, portarci avanti uniti. Soprattutto, la comunità dei democratici e delle democratiche ti ha chiesto di fare le scelte che devi fare, senza andare a negoziare e trattare con nessuna corrente, con chi ti dice cosa devi fare. La forza dell’investitura e della legittimazione che hai, usala fino in fondo”. Così l’ex segretario del Pd Enrico Letta si è rivolto a Elly Schlein, concludendo il suo intervento all’assemblea nazionale del partito. “Sarebbe stato possibile fare in tanti modi per arrivare qui, penso che la strada che abbiamo scelto sia stata quella giusta. Non c’era bisogno di un nuvoo segretario o nuova segretaria, non sarebbe stata sufficiente, anche con una persona straordinaria come Schlein, ma serviva un nuovo Pd, e questo abbiamo fatto”. Lo ha detto l’ex segretario del Pd, Enrico Letta, all’assemblea. “Servono le basi non per fare cento metri, ma la maratona, perché alle prossime politiche il Paese cambi profondamente”.
Un minuto di silenzio è stato osservato dall’assemblea Pd in ricordo “di tre persone che hanno lasciato un vuoto”, ha detto la deputata Pd Silvia Roggiani, Presidente della Commissione nazionale per il Congresso. La prima è il senatore Bruno Astorre, poi Daniele Lucera, lo scrutatore che si è spento durante le operazioni di scrutinio ai seggi, ed Enrico Gandolfi, consigliere del XIII municipio.