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Malasanità al Ruggi, le cartelle delle morti sospette al vaglio degli ispettori ministeriali

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Giornata impegnativa oggi per il direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona. Vincenzo D’Amato.

Dovrà rispondere – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – alle domande degli ispettori inviati dal ministro della Salute Orazio Schillaci per far luce sui casi di presunta malasanità collegati ai troppi decessi che si sono registrati in questi mesi presso il nosocomio locale.

Compito degli ispettori recuperare le cartelle cliniche per chiarire alcune morti sospette. Ieri le prime audizioni che andranno avanti fino alla giornata di oggi dopo il dossier presentato dal senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone.

Tre i decessi attenzionati: quello del neonato avvenuto, per l’appunto, nel mese di agosto e per il quale la famiglia, originaria di Angri, sta portando avanti la sua battaglia per avere giustizia e per conoscere la verità dopo che era stato negato alla neo mamma il parto cesareo come espressamente richiesto anche nei giorni precedenti al parto; quello del 68enne colpito da infarto, per ore in attesa al pronto soccorso e deceduto proprio mentre si sottoponeva ad accertamenti medici avvenuto nel mese di gennaio; quello di un neonato morto dopo essere stato dimesso.

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