A finire in carcere sono Vito De Feo e Carmine Imbimbo, mentre ai domiciliari sono andati Vito e Franco Falcone.
I primi due sono accusati di aver minacciato una coppia per sottrarle 550 euro, somma necessaria a saldare un debito contratto con un terzo creditore, nonchè un imprenditore da cui hanno tentato di farsi consegnare del denaro, con metodo mafioso. Gli altri due avrebbero invece minacciato un proprio debitore da cui hanno ottenuto denaro, un’auto e la sottoscrizione di 43 cambiali del valore di 1.000 euro ciascuna, nonchè una carta Bancoposta da cui prelevavano le somme accreditate mensilmente dalla vittima. Avrebbero inoltre ottenuto da un uomo e dai suoi genitori oltre 20mila euro per onorare un debito di gioco.