«Un punto in più classifica, un passo in meno nel processo di crescita: il terzo pari di fila (e il quarto risultato utile consecutivo) della Salernitana di Sousa non è convincente, appariscente, come quelli precedenti ma certifica, seppure con qualche passaggio a vuoto, quella continuità di rendimento che non s’era trovata sotto la precedente gestione tecnica. Il primo gol di testa (con Pirola) e il decimo centro in campionato (ancora su azione) di Dia non bastano a impacchettare contro un “signor” Bologna una nuova vittoria all’Arechi (con oltre 3500 spettatori in più rispetto alla media delle ultime due esibizioni casalinghe dei granata), perché Mazzocchi e compagni giocano a folate. Avvio a ritmo forsennato, primo vantaggio, occasione per chiudere i conti dilapidato dal capitano di giornata, e poi la Salernitana quasi finisce fuori giri. I felsinei riacciuffano il pari, guadagnano metri, impongono il loro gioco e spengono l’ardore dei padroni di casa. Che si accendono, dopo qualche sbuffo e i cambi più offensivi dell’allenatore portoghese, intorno al quarto d’ora della ripresa. Ma è di nuovo botta e risposta tra le due squadre, perché il secondo vantaggio granata dura meno di dieci minuti. E il 2-2 non si schioderà più, lasciando la sensazione di un qualcosa lasciato a metà».
Di Enrico Scapaticci
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