“L’intervento dell’Autorità è importante – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e fa chiarezza in un settore, quello della telefonia, che purtroppo è caratterizzato da frequenti situazioni che danneggiano i consumatori. In questo caso, giustificando la manovra con necessità economiche derivanti dalle mutate esigenze di mercato, Tim ha modificato il piano tariffario senza l’ok degli utenti. Un fatto chiaramente grave. Come evidenziato dall’Antitrust, anziché attivare di default il servizio aggiuntivo a pagamento, obbligando così il consumatore a manifestare il proprio rifiuto, la società avrebbe dovuto subordinare l’attivazione del servizio aggiuntivo all’acquisizione del consenso espresso dell’utente, in mancanza del quale quest’ultimo sarebbe rimasto al piano tariffario precedente. Così non è stato e si è arrivati alla sanzione. Questa multa, a nostro avviso, non chiude però la questione. Serve un passo successivo, ovvero il rimborso da parte di Tim dei consumatori danneggiati da questa operazione”.
L’associazione Codici si è attivata per raccogliere le segnalazioni dei consumatori che si sono visti aumentare da Tim il costo mensile del piano tariffario con la contestuale offerta di Giga aggiuntivi senza aver espresso alcun preventivo consenso al riguardo al fine di richiedere il rimborso. È possibile segnalare il proprio caso e chiedere informazioni sull’iniziativa promossa telefonando al numero 065571996 oppure scrivendo all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.